Oltre agli USA, che da tempo temono che TikTok possa rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale, anche il garante della privacy italiano, Antonello Soro, ha chiesto di creare una task force per identificare i potenziali pericoli derivanti da eventuali falle di sicurezza del social network cinese.
L'uso di TikTok (chiamato precedentemente Musical.ly) è stato proibito dal governo all'esercito americano, nonostante TikTok abbia indicato che i dati degli utenti statunitensi risiedono in server dislocati negli Stati Uniti, con backup a Singapore, e pertanto non sono soggetti a possibili controlli governativi cinesi. Per l'America, TikTok è quindi considerato una possibile minaccia informatica.
"Il tema non è quello di accodarsi agli Stati Uniti, che hanno le loro motivazioni per mettere sotto accusa TikTok, giuste o sbagliate che siano. Noi, come europei, dobbiamo quantomeno sapere cosa accade dei dati e se ci sono delle falle su un social network che è particolarmente diffuso fra i nostri figli" sottolinea Soro.
Se ne riparlerà a fine Febbrario, quando a Bruxelles decideranno se la proposta di Soro avrà un seguito o meno.
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