Scrivere contenuti di qualità è diventato il mantra di chi si occupa di web. Contenuti che devono intrattenere, informare, essere belli da vedere e generare condivisioni sui social. Infine, ci si aspetta che questi contenuti trasformino gli utenti in lead, ossia clienti potenziali coi quali poter concludere una vendita. Il problema, è che questi contenuti spesso finiscono in decima pagina di Google, non generano contatti e sui social raccolgono solo i mi piace degli amici. In realtà creare contenuti per il Search (ossia i motori di ricerca) e per i Social è profondamente diverso. Vediamo insieme come districarci in questo labirinto.
Parliamo di contenuti per i motori di ricerca, di quelle pagine web che Google e i motori di ricerca apprezzano maggiormente. Pagine come il “chi siamo”, le pagine di un catalogo prodotti, domande frequenti e articoli dei blog rientrano in questa categoria.
Partiamo dal presupposto che la gente raramente cerca i tuoi servizi o prodotti sui Social Network, a meno che il tuo marchio sia molto conosciuto. Quando si scrive un contenuto per Facebook, Twitter o Instagram, non bisogna parlare necessariamente di quello che si fa, bensì di qualcosa che possa generare curiosità verso un certo tipo di pubblico, ossia quello che interessa alla tua azienda.
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